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DSC04456“In libero Quadrato” è il titolo scelto per questa collettiva d’Arte Contemporanea che include pittura, scultura e fotografia; tecniche e linguaggi diversi volti ad interpretare il tema proposto per la mostra, il formato quadrato per le opere bidimensionali e la sua presenza nella scultura come figura geometrica piana o solida.

Al di là del soggetto, il nucleo espositivo si concentra sulla forma, simmetrica, bloccata in quell’istante perfetto, composto e amplificato nei suoi quattro segmenti identici e al suo interno la sostanza vibrante distribuita in pigmenti, composti e alchimie di metalli.

In tempi e luoghi diversi, il quadrato compare in molteplici declinazioni.

Come pianta di tempio, modello del recinto sacro, nei tracciati di città e accampamenti militari; fondamento della congiunzione dei quattro simbolici punti cardinali; simbolo della terra e dell’universo creato in relazione/opposizione al cielo rappresentato dal cerchio.

Per i pitagorici riveste un’ampia simbologia: da una parte simbolo della giustizia e della legge, dall’altra riunisce la potenza di Rhea, la madre degli dei, attraverso i quattro elementi di acqua (Afrodite), fuoco (Hestia), terra (Demetra) ed aria (Hera).

Nella tradizione cristiana, la figura di Cristo, con le braccia tese ed i piedi giunti, rappresenta “l’uomo quadrato” per eccellenza, indica i quattro punti cardinali e si associa al simbolo della croce; si ritrova infine nelle chiese edificate con pianta quadrata o costruite sulla base del modulo architettonico ad quadratum.

Anche nella tradizione islamica, il simbolo supremo è la Ka’ba, un blocco quadrato di pietra nera che costituisce l’equivalente sulla terra del trono divino intorno al quale girano gli angeli.

Territorio magico di numeri e suoni, il quadrato testimonia l’esigenza di una concezione pura dell’arte; citando Malevic “la supremazia della sensibilità pura nelle arti figurative” ed il ruolo essenziale e dirompente dell’immaginazione sopra ogni cosa.

Con Josef Albers e la sua famosa serie “Homage to the square”, Tributo al quadrato, iniziata intorno agli anni ’50, si raggiunge l’ identificazione totale con la forma: Albers realizzerà piu di 1000 versioni di questo soggetto, basato su una composizione di quattro quadrati di puro colore, inscritti uno dentro l‘altro, in cui l’accostamento di colori giustapposti determina interazioni e vibrazioni cromatiche. Le forme stesse tendono a contrarsi e ad espandersi, a recedere o ad avanzare interagendo con l’elemento luce e le sue modificazioni.

Gli artisti presenti in mostra hanno scelto di misurarsi con questo spazio, di agire e sentire “nel quadrato”, ricercando equilibri o dissonanze, stendendosi su quel perimetro, affrontando flussi di traverse e incroci, in cui la quiete si alterna al vortice delle linee, di quelle geometrie inquiete che spesso congiungono la retina al cuore.

Pier Maurizio Greco

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A cura di: Antonietta Campilongo

Artisti:

Marco Angelini – Fabrizio Bocca – Antonietta Campilongo  Joao Carità – Alessio Casale – Benito Coltrinari – Paola de Santis – Massimiliano Doria – Rosanna Fedele- Pier Maurizio Greco – Luigi Latino – Susy Manzo – Francesco Mestria  Juan José Molina Gallardo – Kim Molinero – Marco Orlandi – Silvia Patrono – Leopoldo Pezzella – Teresa Rebelo Vincenza Spiridione – Vasal – Giuseppe Viglione – Zoro.