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più di 4000 visitatori

20 performance e reading

13 video e proiezioni di video art

7 mostre personali

1 mostra collettiva

oltre 200 artisti
3 Laboratori

8 dibattiti

 

Nuvola Creativa Festival delle Arti – Prima edizione

Grammelot | Ovvero della contaminazione iconica

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Nelle rappresentazioni teatrali, il Grammelot è quel linguaggio di recitazione onomatopeico che rende fortemente espressiva la narrazione di una storia, attraverso parole inventate, suoni idiomatici, segni e gesti.

L’origine di questa abilità si perde nella tradizione della commedia dell’arte, ma ne abbiamo avuto esempi straordinari nel teatro di Dario Fo (Mistero Buffo, Johan Padan) o per fare un altro esempio, nella famosa animazione pubblicitaria di Carosello “La Linea” di Osvaldo Cavandoli, in cui un buffo personaggio che nasceva dall’increspatura di una linea di matita, passeggiava nervosamente, brontolando la sua persistente disapprovazione in un improbabile lingua. Ciò che il Grammelot richiede e vivifica in chi assiste è un’attenzione che rende creativi  e partecipi dell’interpretazione.

Per azzardare un paragone, anche nell’arte visiva di ogni angolo e cultura del mondo si è disseminato un modo espressivo simile a un grammelot iconico.

Non è causale che dal graffito in poi, i segni siano diventati un linguaggio di comunicazione, prima circoscritto ad ambiti e culture locali, poi con lo straripamento delle comunicazioni di massa, e la circolazione dei singoli, da un posto a un altro del pianeta. Un fenomeno composito di cui ormai non si cercano nemmeno più le radici. Un combinato di espressioni, forme e segni che costituiscono un’arte del presente, si incontra ormai ovunque. E proprio i migranti, le nuove generazioni, i figli di immigrati nati e residenti in nuovi paesi, in questa epoca di rivolgimenti storici e sociali, ne rappresentano una larga parte di protagonisti destinati.20032016-_DDS2481

Dall’arte d’avanguardia, alla Pop art, all’arte degli ultimi esiti, l’adozione e la mescolanza di nuovi significati hanno creato quella che può definirsi appunto come un grammelot dell’arte visiva. Si deve prendere atto di questi cambiamenti e accogliere il nuovo altro, che s’innesta sul vecchio (se ne facciano una ragione xenofobi e puristi). Quello che questa manifestazione desidera fare è proprio aprire le porte dei luoghi dove si fa e si mostra l’arte e far posto alla bellezza della contaminazione culturale.

L’arte registra e indaga il declino del mondo e le infinite trasformazioni di un sistema economico e simbolico, e mette in scena, in modi infiniti, una possibile riflessione sulla storia contemporanea, compresi i suoi orrori sulla solitudine di massa, sulla fragilità dell’uomo, sull’imperfezione della vita, sul desiderio di vivere. Sa parlare al nostro spirito oltre le barriere di lingua, tempo, cultura. Inoltre, unisce origini e storie di luoghi e nazioni, crea un itinerario ideale confrontando identità culturali, amori e passioni che si manifestano nell’espressione artistica, oltre ogni limite e confine geografico.

La scelta di intervenire nel dibattito di sensibilizzazione sui temi dell’immigrazione viene dall’analisi dell’ampio spettro di contenuti che abbiamo affrontato e che affronteremo in futuro, siamo convinti che un’azione artistica possa contribuire ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza di questa emergenza, da affrontare a livello di una presa di coscienza globale.

Mostre

  • Sette gocce in terra – Sette stanze dedicate a sette artisti guests

Rosella Barretta, Patrizia Di Poce, Antonella Graziano, Loredana Raciti, Eugenio Rattà, Stefania Scala, Marco Veronese.

In esposizione sarà presente l’opera di Dario Fo Nonni e bambini – Aforisma di Roberto Malini.

  • 5 artisti africani della Fondazione Sarenco

Esther Mahlangu, George Lilanga, Kivuthi Mbuno, Maurus M. Malikita, Mikidadi Bush.

  • Capoeira Quilombola – Mostra di Agnese Ricchi – Accompagnerà la mostra un video arte che mette in risalto i segni infantili rappresentanti la capoeira danzata nel quilombo.
  • L’Associazione Italiana Sommelier, con il progetto BiancoRossoGreen, partecipa alla rassegna Grammelot presentando  due opere che vedono protagonisti i tappi di sughero riciclati. Artisti: Emanuela Barbi/ Dino Colangelo e Albino Palamara
  • Grammelot (Museo temporaneo delle arti con scadenza sul fondo)  – Artisti: Liliana Avvantaggiato, Mariagrazia Borhy, Elena Bonuglia, Antonella Catini, Federica Cecchi, Silvio Corteggiani, Simona Cristofari, Michele De Luca, Simonetta De Santis, Monica Di Brigida, Stefania Di Filippo,  Alexander Luigi Di Meglio, Easypop, Daniela Foschi, Fabrizio Garghetti,  Fabio Pop Gismondi, Valentina Lo Faro, Monika Mecarelli, Marco Marassi, Sandra Nagar, Onda Bianca, Piero Petracci Pamela Pintus, Giacomo Sferlazzo, James Philip Thompson, Willow, Lisa Yachia, Grace Zanotto.
  • Grammelot (The Rainbow) – si propone di far rivivere il percorso emotivo dell’essere umano prima, durante e dopo il suo divenire immigrato. Il ponte dei sentimenti attraversato da chi decide di intraprendere questo viaggio viene interpretato dagli artisti con  sfumature percettive e sensoriali simile al processo che avviene davanti al fenomeno dell’arcobaleno, disegno di luce che crea un collegamento percettibile tra luoghi distanti. A cura di Jada Mucerino

Artisti: Giuseppe Amoroso, Anita Artura Agresta, Rolando Attanaglio, Giuseppe Barilaro, Barbara Baroncini, Giorgia Cegna, Erika Chiappinelli, Carolina Ciuccio, Antonio Conte, Irene Coppola, Anna e Rosaria Corcione, Giuseppe Corcione, Luisa Corcione, Virginia Dal Magro, Gio’ Di Maggio, Gianluca de Bartolo, Marjan Fahimi, Ada Ferrante, Stefano Galli, Golnar, Annalisa Iadicicco, Gianfranco Irlanda, Angelo Lo Torto, Sasi Menale, Aryan Ozmei, Enzo Pagano, Parlnid Prelashi, Viviana Rasulo, Gerardo Rosato, Fabio Schiattarella, Stefania Spanu, Yuri Tosi, Leticia Yoshinaga, Meng Zheng. Partecipazione artistica di Vighen Avetis, Massimo D’Orta, Alfred Mirashi Milot, Annamaria Volpe

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Performance

  • Afrique di Ismaila Mbaye
  • Il primo mattone del tempo alla collaborazione fra i popoli di  Grace Zanotto con Alessandra Camera e Roberto Marsella. Performer: Luigi Pignatelli interpreta il Non Perdono, Super Burka Girl Grace Zanotto – Camouflage Burka, Alessandra Camera – Book Burka, Erika Prisco – Rainbow Burka, Roberto Paciolla – Sleeping Bag Burka, Angelo Pacifico – Super Doctor Burka * Palestine Red Crescent Society
  • Costellare di Rita Mandolini
  • A little help di Armando Moreschi
  • Gothic City di Davide Cortese
  • Mani Azzurre  di Riccardo Marziali
  • Tre Imbarcazioni in Mare artisti§innocenti
  • Zabaione della Solidarietà di Petra Arndt.
  • Esodi di Barbara Lalle e Gianluca Sanguigni con Barbara Lalle e la partecipazione straordinaria di Cathy Marchand – con il  Parruccoro diretto dal Maestro Luca Pellegrini
  • Purpureo sanguine protiro di Christian Ciampoli
  • Scusa per piacere grazie  Onda bianca
  • Flussi di Michele De Luca
  • Gocce di Butterfly – Comunità di Capodarco
  • SocialeOperaCritica (Giochi CapoGrossi) artisti§innocenti.
  • Blù performance di Agnese Viviana Perrella e Luca Amitrano
  • Hai mai di Valeria Sannino

Readings

  • Babelica di Antonella Catini
  • Pagine di donna di Parisa Nazari (Iran), Sarah Zurah Lukanic (Croazia)
  • Racconti pakistani di Ejaz Ahmad
  • L’uomo e il serpente di Valerio Gatto Bonanni

Video

  • Documentario Redemption song  Vincitore del premio Rai Cinema al Festival Visioni dal Mondo – 2015

Regia di Cristina Mantis; soggetto e sceneggiatura: Cristina Mantis e Cissoko Aboubacar; prodotto da Emanuele Nespeca per Solaria Film & Mario Mazzarotto per Movimento; Film – produttore associato : LAGO Film; musiche originali:Ismayla Mbaye, Badara Seck, Omparty, Chico Cesar, Elie Kamano, Officina Zoe, Darling, Gianfranco Grisi, Nasodoble, Kidida, Alexandros Hahalis

  • Film-documento “La canzone di Rebecca” di Roberto Malini – 2012
  • Non perdono Direction: Roberto Marsella e Grace Zanotto; D.o.p: Roberto Marsella; Editing: Roberto Marsella e Grace Zanotto; Camera assistant: Giorgio Pignatelli; Make Up and Styling: Barbara Varese; Music: Debussy, Sonata for Cello & Piano; Luigi Pignatelli interpreta il Non Perdono; Testimonianze: Daniele Amati, Ex dipendente ILVA, Daniela Spera, Legamjonici, Fabio Millarte, Presidente WWF Taranto, Marco D’Errico, Vice-presidente WWF Taranto, Ciro Giannotti, Ex dipendente ILVA
  • Moussa Diary di Emiliano Albensi
  • Video eMMMMe – Porto M. Lampedusa – Un film documentario di Lorenzo Sibiriu in collaborazione con Askavusa Collective Lampedusa
  • collettivo Askavusa Lampedusa – spazio PortoM (video Sergio Lazzaro – musica Agostino Pagliaro)
  • Web serie Black Reality a cura di SemiVolanti

Videoart

  • Qui fa caldo di Enrico Pinasv Borriello
  • EXTRA-HEIMAT di Federico Iris Osmo Tinelli
  • Saundscape di NONOIA Lab
  • Di mare in Terra di Daniela Meza Sigala
  • CHANT di Aryan Ozmaei
  • Con titolo di Parlino Prelashi

Dibattiti

  • Incontro con: Alessandro Triulzi, Raffaele Savoiardo, Marzia Trovato, Elena de Candia, modera Michela Becchis. Accompagerà il dibattito Sékou Diabate con musiche africane scelte.

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Ph Marco Marassi

Photogallery

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Performance Afrique di Ismaila Mbaye

Performance artisti§innocenti

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Performance  Scusa per piacere grazie di onda bianca

Performance Il primo mattone del tempo alla collaborazione fra i popoli di  Grace Zanotto con Alessandra Camera e Roberto Marsella

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Performance Esodi di Barbara Lalle e Gianluca Sanguigni

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Performance Blù  di Agnese Viviana Perrella e Luca Amitrano

Performance  Gocce di Butterfly . Comunità di Capodarco

Performance Flussi di Michele De Luca

 

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